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LA SCELTA SESSUALE NATURALE RENDE DIVERSI DA UN CONTESTO SOCIALE PRESTABILITO DA REGOLE E RELIGIONE ?


    SIAMO TUTTI BISESSUALI

    Frine
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    Data di iscrizione : 14.02.09

    SIAMO TUTTI BISESSUALI Empty SIAMO TUTTI BISESSUALI

    Messaggio  Frine Sab Feb 14, 2009 1:35 pm

    Ho letto sulla omosessualità e sulla bisessualita', e mi sono convinto che quello della bisessualità - o comunque quello di una eterosessualità che contiene delle sintonie omosessuali - è lo stato più comune dell'umanità. Il fatto che ciò non appaia così distintamente, dipende da condizionamenti culturali ed ambientali, e dal fatto che trattasi di stati dormienti, e subconsci, che hanno bisogno di inneschi per emergere.

    La bisessualità consiste nella potenzialità di sentirsi attratti (e di stabilire delle relazioni affettive e/o sessuali) con persone di entrambi i sessi. La potenzialità non significa naturalmente che poi queste relazioni vengano effettivamente stabilite nella realtà, ma è un fattore predisponente che ne agevola l'attualizzarsi a fronte di stimoli di varia suggestione.
    Il livello di attrazione - e quindi del concretizzarsi in un atto sessuale - del bisex per soggetti del suo stesso sesso appare sempre fortemente influenzato da fattori di valenza psicologica ed intellettuale, nonchè da contingenze del periodo vissuto e degli incontri avuti.
    In altre parole, rispetto al completamente eterosessuale o completamente omosessuale, il bisessuale si sente più attratto/a dalla persona in quanto tale, a prescindere dal genere sessuale cui essa appartiene.

    Il celebre sessuologo Kinsey che per la prima volta introdusse criteri obiettivi e quantitativi nello studio della sessualità umana, fece anche una scala, per diversificare i vari gradi di bisessualità:

    0. Completamente eterosessuale
    1. Eterosessualità predominante, con qualche sporadico rapporto omosessuale
    2. Eterosessualità predominante, ma con una chiara storia omosessuale
    3. Eterosessualità ed Omosessualità allo stesso livello
    4. Omosessualità predominante, ma con una chiara storia eterosessuale
    5. Omosessualità predominante, con qualche sporadico rapporto eterosessuale
    6. Completamente omosessuale


    In un contesto evoluzionistico, in cui i comportamenti di genere sono fortemente condizionati da esigenze di adattamento all'ambiente, la netta polarizzaione di genere era una volta un fondamntale e necessario presupposto per consentire la conservazione della specie, perché consentiva di assolvere a detta funzione, percepita come primaria, ed in nessun altro modo perseguibile, e dove quindi l'aspetto edonistico del rapporto aveva un ruolo secondario, di innesco del processo, più che di fine dell'atto sessuale. In una società come la nostra - e sempre più in quella futura -, dove la riproduzione non trova più nella differenziazione sessuale il solo ed insostituibile presupposto per la riproduzione, acquisisce di riflesso sempre maggior rilevanza l'aspetto edonistico del rapporto, fino ad assumerne anche una funzione e finalità autonoma rispetto alla riproduzione. Inoltre, il fatto che il piacere sessuale è sempre "dentro la singola persona" ed è sempre lo stesso, non importa per qual via lo si scateni -, se cioè per via etero, omo o solitario -, si scardina sempre più una fittizia barriera di fruizione dell'intrinseca plasticità della sessualità umana che ripsetto a quella animale è enormemente arricchita da aspetti di valenza psicologica e culturale (quest'ultimo, la storia insegna, spesso causa di forti distorsioni di emanazione pseudo religiose con correlati danni comportamnetali in taluni soggetti più deboli). C'è in altri termini - e sempre più evidente oggi nel costume e nella società - uno spostamento psicologico e comportamentale verso la bisessualità, tanto che come giustamente prevedono psicologici gli antropologi, quello della bisessualità sarà in futuro il modo di essere più comune.

    Cosa ne pensate? Quali sono le vostre opinioni? Esperienze? Dove sentite di collocarvi in quella scala di Kinsey?

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